poniedziałek, 11 grudnia 2017

Gramatyka szkoła podstawowa 1/3

Macie problemy z gramatyką włoską? Nie przejmujcie się za bardzo, włoskie dzieci też je mają!
Poniżej parę regułek z książki pomocniczej na wakacje po trzeciej klasie (8-9 lat).







La divisione in sillabe
Per dividere una parola in sillabe, dobbiamo rispettare alcune regole.

In una parola che inizia per vocale, la prima sillaba è la vocale da sola se è seguita da una sola consonante.
a-mi-co, o-ra, e-di-co-la, a-ba-co

C e Q in CQ e le lettere doppie si dividono sempre.
ac-qui-sto, ac-quo-li-na, pen-na-rel-lo, oc-chio

M, N, R, L si dividono dalla consonante seguente.
lam-pa-da, ca-len-da-rio, cor-po, al-ba

La lettera S va sempre a capo can la consonante che la segue.
a-ra-go-sta, o-spi-te, pe-sca, a-spa-ra-go

GN, GL, TR, DR, BR, GR, STR, PR, FR, CH, GH non si dividono mai.
ra-gno, ma-glio-ne, a-ra-tro, qua-dra-to, o-che, a-ghi


Le doppie

La B non raddoppia mai davanti a -ile.
mobile, stabile, amabile

La G non raddoppia davanti a -ione.
ragione, stagione, prigione

La Z non raddoppia davanti a -ione.
azione, abitazione, addizione

I suoni C e G

La C e la G hanno un suono dolce quando sono seguite dalle vocali E e I (CE - CI e GI - GE).
CE e GE si scrivono di solito senza la lettera I.
civetta, gente, cena, cima, geco

Alcune parole fanno eccezione e si scrivono con CIE e GIE.
cielo, cieco, sufficiente, società, specie, superficie
igiene, igienico, bugie, formaggiera, effigie, grattugie

La C e la G hanno un suono duro quando sono seguite:
- dalle vocali A, O, U (CA - CO - CU, GA - GO - GU)
casa, coriandolo, custode
ragazzo, gondola, gufo
- da H (CH - CHI e GHE - GHI)
orchestra, chiodo, rughe, ghianda

I nomi che finiscono in CIA e GIA, al plurale terminano con:
- CIE o GIE se prima di CIA o GIA c'è una vocale.
ciliegia - ciliegie
valigia - valigie
camicia - camicie
- CE o GE se prima di CIA o GIA c'e una consonante.
treccia - trecce
borraccia - borracce
spiaggia - spiagge

Il gruppo SC

Il suono SC è dolce quando è seguito da E e I.
strisce, ruscello, scena, pesce, scivolo, scimmia

Il suono SC è duro quando è seguito da A, O, U (SCA, SCO, SCU) oppure da H (SCHE, SCHI).
scala, scoiattolo, discussione, scheletro, fischio

Il gruppo SCE si scrive sempre senza la I, tranne che in:
scienza, coscienza, usciere e nelle parole delle stesse famiglie.

I gruppi GL e LI

Il suono GL è dolce quando è seguito da I.
figlia, scoglio

Solo in pochi casi GLI ha un suono duro, come in glicine.

Quando GL è seguito da A, E, O, U si pronuncia con il suono duro.
inglese, deglutire, glaciale, globo

Li si usa all'inizio delle parole e in pocchi altri vocaboli.
lievito, olio, milione, veliero, alieno, Italia, ciliegia

I nomi propri di persona vogliono generalmente LI.
Giulio, Giulia, Cecilia, Amelia, Emilio

I gruppi GN e NI

GNA, GNE, GNO, GNU non vogliono la I.
legna, lasagne, gnocchi, ognuno

Con GNIA si scrive solo la parola compagnia e tutti i verbi alla prima persona plurale (-iamo) che contengono il gruppo GN.
disegniamo, sogniamo, guadagniamo, accompagniamo

Quando dopo la I c'è un'altra vocale si usa NI.
niente, giardiniere, geranio, colonia, paniere, miniera

I  gruppi CU, QU, CUO e CQU
Il gruppo CU è seguito di solito da una consonante.
cura, cucciolo, cucchiaio

QU è sempre seguito da A, E, I, O.
quando, quercia, liquido, quota

Alcune parole si scrivono con CUO, CUI:
cuoco, cuore, scuola, cuoio, circuito

CQU si trova in acqua, in acquisto e nelle parole delle stesse famiglie.

CCU si trova solo in taccuino.
QQU si trova solo in soqquadro che significa "disordine".

L'accento
L'accento indica la sillaba che va pronunciata con più forza.

Alcuni monosillabi si scrivono con l'accento.
sì (affermazione), né, può, giù, ciò, già

Altri invece si scrivono senza l'accento.
qui, qua, su, no, tre, sto, sta, blu, fu, su, do, me, te, tra, fra, re

Certi monosillabi hanno un significato diverso a seconda che siano scritti con l'accento oppure senza.
e - è
da -
te -
si -
ne -
la -
li -
di -
se -

Matteo è in spiaggia e tra poco farà il bagno.
Silvia da mangiare al suo cane.
La bicicletta è sotto l'albero.

L'apostrofo

L'apostrofo si usa quando si elimina la vocale finale di una parola se la parola successiva inizia con una vocale o con l'H.
lo albero - l'albero
quello inverno - quell'inverno
nello hotel - nell'hotel
una estate - un'estate
questo anno - quest'anno
alla entrata - all'entrata

Po' vuole l'apostrofo quando vuol dire un poco.

CI diventa C' davanti a è, ero, era, erano.
c'è, c'ero, c'era, c'erano

L'articolo UN davanti ai nomi maschili non vuole mai l'apostrofo.
un albero, un amico, un imbuto, un ombrellone

Uso della lettera H
Ho, hai, ha, hanno si scrivono con l'H quando sono voci del verbo avere.

H si usa anche nelle esclamazioni: Oh! Ah! Ahi!


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